Grana Padano, una fonte di energia senza pari
Di Fabio B.Il Grana Padano è uno dei formaggi italiani più noti e apprezzati nel mondo. Un formaggio la cui produzione risale addirittura all’XI secolo e che deve il nome alla caratteristica struttura granulare della propria pasta. L’area di produzione, fin dai tempi medievali, copre diverse regioni del nord (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), fatto che in passato aveva portato all’affermarsi di diverse varietà di Grana: Lodigiano, Emiliano, Lombardo, Veneto. Nel 1954 venne introdotta la denominazione d’origine che li raccolse tutti sotto la definizione Grana Padano.
Prodotto con latte parzialmente scremato, è un formaggio semigrasso, dal valore energetico inferiore a quello di molti altri formaggi, che tuttavia apportano molti meno nutrienti. Il Grana Padano si caratterizza infatti per un elevato apporto di proteine ad alto valore biologico e rappresenta un‘importante fonte di aminoacidi utili alle funzioni plastiche dell’organismo, soprattutto a livello muscolare. Si pensi che in 60 grammi di grana c’è la sostanza nutritiva di un litro di latte e che 100 grammi di questo formaggio equivalgono a oltre 160 di carne bovina.
Inoltre, il Grana Padano è una fonte molto significativa di calcio, iodio, magnesio e fosforo, senza contare la vitamina B12 (50 grammi di Grana coprono più del 75% del fabbisogno quotidiano di un adulto, interessante per chi segue una dieta vegetariana). Infine, il Grana Padano è praticamente privo di lattosio e quindi può far parte della dieta delle persone intolleranti a questo zucchero del latte.
Il grana è apprezzato soprattutto giovane, quando la pasta è ancora dolce, tagliato a scaglie come aperitivo o a fine pasto, per esempio con pere, noci, uva e miele oppure semplicemente con un calice di Porto Ruby.
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