Il rosmarino: pianta dal profumo ineguagliabile e altamente salutare
Di Nicoletta A.Il rosmarino deve il suo nome alla locuzione latina ros mari, che significa “rugiada del mare”. Un nome poetico, fortemente evocativo, per indicare una pianta non soltanto indispensabile in cucina, ma anche piena di proprietà curative. L’acido rosmarinico ha infatti, preziose qualità antiossidanti ed è un ottimo rimedio contro l’invecchiamento. Inoltre, è uno stimolante del sistema nervoso e cardiaco. Aumenta la quantità e la fluidità della bile, rivelandosi molto utile nelle disfunzioni della colecisti e in caso di calcoli biliari. Poi è un antidolorifico e antinfiammatorio, efficace per le emicranie, i reumatismi e i crampi muscolari. Infine il rosmarino ha proprietà purificanti e antisettiche (specie per il cavo orale e l’intestino).
Se volete preparare un buon infuso digestivo, vi basta lasciar macerare al fresco per 8 giorni 50 grammi di rosmarino in 25 centilitri di marsala. Agitatelo ogni tanto, dopo una settimana potrete prenderne 20 gocce al giorno dopo i pasti.
Ma veniamo all’uso del rosmarino in gastronomia: le foglie e i fiori di rosmarino, tritati nei cibi, ne aumentano la conservabilità e danno un profumo tutto speciale alle carni e agli arrosti, alle patate, ai ceci e anche ai primi piatti! In particolare, vi suggeriamo di provare il risotto al rosmarino, che si prepara così: rosolare in olio caldo 1 cipolla e 15 grammi di rosmarino freschissimo, tritati finemente. Aggiungere 320 grammi di riso, farlo tostare, sfumarlo con 1 bicchiere di vino bianco secco. Poi aggiungere del brodo vegetale a piccole dosi e portare a cottura il riso. Mantecare con 1 manciata di parmigiano grattugiato, una noce di burro e altri 15 grammi di rosmarino tritato.
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