Amarone: pregiato vino dal cuore antico
Di Nicoletta A.Qualche anno fa aveva fatto scalpore la scoperta da parte della GdF di migliaia di bottiglie contraffatte di Amarone Valpolicella. Un colpo che, se non fosse stato sventato, avrebbe fruttato moltissimo ai contraffattori, perché l’Amarone è un vino davvero preziosissimo, al livello di Barolo e Brunello di Montalcino nei vini rossi italiani. L’Amarone della Valpolicella DOCG è frutto dell’unione di tre uve autoctone: Corvina, Rondinella e Molinara – vigneti che hanno trovato il microclima ideale nelle colline che si stendono tra il fiume Adige e il Lago di Garda. Oltre al territorio, a fare la differenza è anche la cura artigianale.
Questo vino deve infatti il suo carattere unico a un passaggio fondamentale: prima della vinificazione le uve vengono adagiate su appositi graticci e lasciate appassire in locali areati per quattro mesi. Riposando, l’uva perde circa il 40% dell’acqua, acquista però maggiore concentrazione di zuccheri e aromi. La muffa nobile che si sviluppa sugli acini favorisce poi le formazioni enzimatiche che danno al vino un’impronta inconfondibile.
Negli ultimi anni, per andare incontro al mercato che desidera vini meno aggressivi, viene prodotto sfruttando sempre l’antico metodo dell’appassimento con una vinificazione più attenta. Per dare grandi emozioni, comunque.
L’Amarone migliore è quello prodotto dall’associazione delle dodici famiglie dell’Amarone d’arte, che hanno conservato l’identità del prodotto e alcuni importanti segreti sulla coltivazione e la lavorazione delle uve.
Per quanto concerne gli abbinamenti gastronomici, l’Amarone è adatto per secondi di carne sostanziosi come arrosti, brasati, spezzatini e selvaggina, ma anche con formaggi stagionati e affettati. Va servito in bicchieri ampi, a una temperatura tra i 18 e i 20 °C.
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Sabato scorso ero in piazza Brà di fronte all’arena di Verona in una enoteca sotto i
portici ho bevuto un bicchiere di amarone di una buona cantina e sono rimasto meravigliato nel pagare solo sei euro al cameriere ho chiesto il motivo di un prezzo così
buono,mi ha risposto che a loro interessa guadagnare nella vendita delle bottiglie non a spennare come si suol dire i turisti