Zampone e cotechino: non solo a Capodanno!
Di Nicoletta A.Alzi la mano chi dopo le feste non si ritrova in dispensa un cotechino o uno zampone ricevuto in un cesto di Natale!
Il sapore dello zampone e del cotechino sono abbastanza simili, ma lo zampone si distingue perché è costituito dalla vera e propria zampa del maiale disossata e riempita con la sua stessa carne, dopo che questa è stata opportunamente condita e pepata.
Non è una cattiva idea mangiare zampone e cotechino quando le feste sono finite poiché, dopo aver indugiato in pranzi e cenoni infiniti, 450 e 360 chilocalorie per 100 grammi rispettivamente di cotechino e zampone sono davvero tante, senza contare quelle delle lenticchie o del purè a cui tradizionalmente si abbinano. Invece va molto bene mangiare cibi grassi come questi nel periodo freddo, ma come piatto unico, non dopo una valanga di altro cibo troppo nutriente!
Ma come si cuociono queste prelibatezze?
Il cotechino va messo per qualche ora a bagno in acqua fredda. Poi va bucherellato con una forchetta, immerso in acqua fredda e portato a ebollizione; e va lasciato cuocere per due ore a fuoco basso. Poi si può affettare e servire
Lo zampone va sempre messo a bagno e punzecchiato, ma poi avvolto in un canovaccio bianco e legato, coperto di acqua fredda e lasciato bollire per 3 ore buone.
Quali sono i vini più adatti da bere con zampone e cotechino? Direi lambrusco, bonarda dell’Oltrepò pavese oppure un barbera un po’ mosso.
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