Come fare il limoncello in casa

Preparare il limoncello in casa è una grandissima soddisfazione.

Non è un caso che questo liquore dolce riscuota così tanto successo sia in Italia che all’estero. Difficile pensare a qualcosa di meglio da sorbire a fine pasto oppure anche in gradite ricette come i babà alla maniera di Salvatore De Riso.

La raccomandazione più importante in questo caso è quella di impiegare esclusivamente limoni biologici!

Vediamo come procedere nella “produzione” di un limoncello fatto in casa.

Sbucciare 8-9 limoni per ricavare circa 400 grammi di scorza (fare molta attenzione a non asportare la parte bianca, l’albedo). Sistemare le bucce in un barattolo di vetro con tappo a vite ermetico insieme a 1 litro di alcol a 95°.

Scuotere e lasciare in infusione per 3 settimane in un luogo buio. A quel punto preparare uno sciroppo sciogliendo 1 chilogrammo di zucchero semolato in 1 litro di acqua, scaldandolo sul fornello ma senza raggiungere l’ebollizione.

Aggiungere l’infuso di alcol, mescolare bene e filtrare il tutto. Travasare in 2-3 bottiglie e lasciare riposare per una settimana prima dell’utilizzo.

Curiosità sull’origine del limoncello

La nascita del limoncello è oggetto di controversia tra gli abitanti di Amalfi, Sorrento e Capri, e esistono diverse versioni sulla sua origine. Tuttavia, secondo la tradizione più accreditata dell’isola di Capri, il limoncello fu creato all’inizio del Novecento da Maria Antonia Farace, che iniziò a produrre in modo artigianale il liquore utilizzando i limoni del suo giardino. Suo figlio, Massimo Canale, continuò e ampliò la produzione del liquore e nel 1988 registrò il marchio “Limoncello”. Oggi, solo i liquori prodotti con agrumi IGP (Indicazione Geografica Protetta) provenienti dalla Penisola Sorrentina possono essere legalmente chiamati “limoncello di Sorrento”.