Come usare il whisky per cucinare

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Forse il modo migliore per gustarlo è quello dei cowboy che nei vecchi film western si avvicinavano al bancone e ordinavano un whisky liscio. E poi ci sono gli innumerevoli cocktail che lo includono come ingrediente fondamentale. Ma anche ai fornelli una piccola quantità di questo celeberrimo superalcolico, ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali (segale, grano, mais o orzo) può aggiungere un graditissimo sapore alle carni e a vari tipi di dolci e dessert. Che si parli di whisky o di whiskey (grafia indicante esclusivamente quello scozzese), di bourbon (whisky americano) oppure di scotch (whisky scozzese), il suo gusto deciso può essere un atout in cucina, ma dosato con attenzione per non coprire eccessivamente gli altri sapori del manicaretto.

Ecco alcune idee, dall’antipasto al dolce:
* Farcire i gambi di sedano con una crema a base di gorgonzola, qualche goccia di whisky e un po’ di pepe.
* Sfumare un tradizionale risotto con un bicchierino di whisky al posto del vino bianco secco.
* Immergere per un’ora i petti di pollo in una marinata a base di whisky, salsa di soia e zenzero prima di cuocerli alla griglia o in padella con un filo di olio e abbondante rosmarino.
* Aggiungere a un gelato alla vaniglia un cucchiaino di whisky, una spolverata di cannella e un cucchiaio di miele finissimo (questo gelato va anche bene per accompagnare una torta o direttamente dentro il caffè).
* Aggiungere un mezzo bicchierino di whisky al composto per preparare i brownies, gli squisiti quadrotti al cioccolato che gli americani adorano (e anche noi!).

Se avete altre idee, lo spazio Commenti qui sotto è tutto vostro!


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