Allevare uno struzzo, buoni motivi per farlo

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Allevare uno struzzo

Per sapere come funzionano gli allevamenti di struzzi è necessario partire dal presupposto che si sta parlando della specie di uccello più grande al mondo, con un’altezza che in molti casi può raggiungere e superare i 2 metri.

Un esemplare maschio in età adulta può avere un peso di più di un quintale ed essere alto 2 metri e 40 centimetri. Proprio la loro dimensione corporea notevole impedisce agli struzzi di volare, complici le ali piccole; tuttavia sono in grado di correre fino a 70 chilometri orari, in virtù di gambe forti da cui derivano falcate di 8 metri.

Come si alleva uno struzzo

Allevare gli struzzi secondo un approccio naturale e in maniera sana vuol dire, prima di tutto, somministrare loro i cereali di cui hanno bisogno giorno dopo giorno, insieme con i foraggi secchi o freschi: si tratta, infatti, di animali erbivori.

Come per gli altri uccelli, anche nel caso dello struzzo è necessario suddividere l’allevamento in più fasi. I pulcini sono tali fino a 28 giorni; trascorso questo periodo arriva il momento dello svezzamento, che si conclude attorno ai 3 mesi e comunque quando l’apparato digerente si è sviluppato del tutto. Segue la fase di accrescimento, che dura fino alla fine del sesto mese.

Dopodiché è la volta della fase di finissaggio, per gli animali che sono destinati alla produzione della carne, con la macellazione che viene effettuata tra il decimo e l’undicesimo mese. Nel caso degli esemplari destinati alla riproduzione, invece, il finissaggio viene mantenuto fino a quando non giunge la maturità sessuale, che è a 4 anni per i maschi e a 3 anni per le femmine.

Perché allevare gli struzzi

Scegliere di allevare uno struzzo o, ancora meglio, più esemplari vuol dire avere la possibilità di produrre carne di qualità. Quella dello struzzo, infatti, è una carne magra che fornisce un apporto di proteine molto consistente: ecco perché la si può consigliare anche a coloro che seguono una dieta che prevede un introito di calorie limitato.

Buoni motivi per mangiare la carne di struzzo

La carne di struzzo si contraddistingue per il suo considerevole contenuto di ferro: per questo è raccomandata a tutte le persone che soffrono una carenza di questo elemento, ma anche nel corso dell’adolescenza, durante l’allattamento o in gravidanza. Questa carne, poi, garantisce anche un buon apporto di potassio e di magnesio.

Lo struzzo in cucina

Dal punto di vista culinario, la carne di struzzo si fa apprezzare per la sua alta digeribilità e per la sua tenerezza. Essa è caratterizzata da una scarsa quantità di sodio e garantisce un apporto modesto di colesterolo: di conseguenza, possono mangiarla anche persone che hanno disturbi vascolari. Un ulteriore aspetto che merita di essere messo in evidenza è la presenza considerevole di acidi grassi essenziali omega 3, sostanze preziose per contrastare e per prevenire i disturbi della circolazione e l’ipertensione.

Pro e contro della carne di struzzo

È abbastanza complicato riuscire a reperire la carne di struzzo, che ha anche un costo abbastanza elevato. Tuttavia, vale la pena di impegnarsi per trovarla, e di pagarla un po’ di più rispetto a ciò a cui si è abituati, sia per apprezzare le sue qualità nutrizionali importanti che per godere del suo sapore delicato, accompagnato da un dolce retrogusto che può rievocare la carne di cavallo.

Il suo aspetto, invece, non è molto diverso da quello del filetto di bovino. Composta al 76% di acqua, la carne di struzzo cruda apporta 92 calorie ogni 100 grammi di prodotto, che contengono meno di 1 grammo di lipidi e 21 di proteine.


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