Cattiva digestione: una dieta ottimale per curare questo problema
Di Daniele GrattieriLa cattiva digestione, conosciuta anche con il nome di dispepsia, è un disturbo sempre più frequente e molto fastidioso. Esistono diversi tipi di indigestioni che vanno da quelle acute, dovute ad un’eccessiva ed errata alimentazione, a quelle croniche, riconducibili a cause più complesse. In questo post tratteremo le cause ed i rimedi più efficaci per curare un’indigestione.
Un’indigestione acuta può essere causata da:
- alimentazione scorretta;
- “grandi abbuffate” delle feste;
- introduzione di cibi pesanti e difficilmente digeribili, come alimenti fritti o fortemente calorici;
- assunzione di bevande alcoliche;
- introduzione di cibi troppo freddi o eccessivamente caldi;
- mangiare in maniera troppo frettolosa.
Le cause che provocano una forma di dispepsia cronica, invece, possono essere attribuite all’utilizzo continuo di farmaci anti-infiammatori ad azione non steroidea (i cosiddetti FANS, come la comune aspirina), ad infezioni gastriche (dovute principalmente al batterio Helicobacter Pylori), a malattie gastriche e dell’apparato gastro-intestinale.
Infine, ci possono essere maldigestioni causate anche da problemi di natura nervosa, come stress e traumi.
Qualunque sia la causa che genera una mal digestione, la sua manifestazione sintomatica sarà sempre caratterizzata da sintomi specifici, quali:
- crampi allo stomaco;
- nausea;
- vertigini;
- pesantezza;
- alterata produzione di acidi da parte dello stomaco;
- infiammazione continua;
- dispepsia;
- formazione di ulcere e tumori della mucosa gastrica.
Rimedi naturali e trattamenti farmacologici
Esistono numerosi trattamenti per la cura della cattiva digestione. I cosiddetti “rimedi della nonna” rappresentano sempre una soluzione molto efficace in caso di digestione lenta e stomaco gonfio. Per favorire la digestione si può, infatti, fare affidamento sulla natura che ci offre rimedi molto validi come ad esempio alcune tisane:
- camomilla;
- liquirizia e tarassaco;
- finocchio;
- carciofo e menta;
- cumino.
Si tratta di tutte sostanze naturali ad azione rilassante e drenante, che determinano una migliore funzionalità gastro-intestinale.
Quando i sintomi persistono, oppure ci sono cause più gravi che scatenano questi problemi, bisogna ricorrere ai farmaci.
I farmaci maggiormente utilizzati per favorire la digestione sono principalmente quelli ad azione anti-acida, come il Gaviscon ed il Maalox.
Un’altra categoria di farmaci utilizzati in questi casi sono gli inibitori della pompa protonica, meglio conosciuti come “protezione gastrica”. Anch’essi riducono la produzione di HCl nello stomaco, che è l’acido cloridrico prodotto normalmente dalle cellule gastriche durante i processi digestivi e che, se secreto in eccesso, può provocare bruciore ed irritazione alle pareti dello stomaco. I più comunemente utilizzati sono il lansoprazolo, il Mepral, il Nexium.
Questo tipo di farmaco è maggiormente indicato per i pazienti che soffrono anche di reflusso gastro-esofageo.
Se invece il disturbo è provocato da un’infezione batterica da Helicobacter Pylori, l’unico rimedio possibile è la cura con antibiotici. Helicobacter Pylori è un batterio che colonizza lo stomaco nel 50% della popolazione mondiale, ma nella maggior parte dei casi esso non risulta dannoso. In una piccola percentuale di soggetti, invece, questo batterio diventa patogeno e provoca disturbi gastrici anche piuttosto gravi, come ulcere e tumori.
Infine, se alla base della patologia ci sono forti stress, depressione e traumi, si possono utilizzare farmaci antidepressivi sotto prescrizione medica.
Prevenzione e dieta per una corretta digestione
L’apparato gastro-intestinale del corpo umano è un distretto molto efficace e complesso nel suo funzionamento, ma anche molto delicato. Esso, infatti, funziona mantenendo degli equilibri estremamente precisi che, quando vengono intaccati, portano ad un mal funzionamento generale.
Anche l’alterazione della flora batterica intestinale incide molto sul cattivo funzionamento dell’apparato digerente che, dunque, comincia a non funzionare in maniera corretta, portando a tutti i disturbi elencati in precedenza. La prevenzione dell’insorgenza delle problematiche legate ad una cattiva digestione nasce innanzitutto a tavola. Seguire un’alimentazione corretta e preferire cibi salutari anziché alimenti dannosi, ci aiuta sicuramente ad avere un funzionamento ottimale dei processi digestivi, senza dover ricorrere all’utilizzo dei farmaci.
Ma qual è l’alimentazione più adeguata per favorire una buona digestione?
La dieta ottimale è anche in questo caso quella Mediterranea. L’introduzione di numerosi cibi a base di fibre, come cereali integrali, legumi, frutta e vegetali, il consumo di pochi grassi animali, da sostituire con grassi vegetali di qualità, come l’olio d’oliva, l’utilizzo di alimenti ricchi di batteri “buoni”, i cosiddetti probiotici, come lo yogurt e la limitazione di zuccheri semplici, sono tutti rimedi che migliorano il transito intestinale e facilitano la digestione.
La sola scelta dei cibi però non basta, ma è molto importante seguire anche delle piccole accortezze, semplici ma necessarie. Innanzitutto, bisogna preferire pasti leggeri a pasti abbondanti e troppo pesanti. I metodi di cottura sono fondamentali. Sono assolutamente da preferire i cibi cotti al vapore, sulla piastra o bolliti, mentre sono da evitare i cibi fritti, soffritti e gli alimenti troppo conditi.
Oltre all’educazione alimentare è importante anche l’educazione a tavola. Bisogna sapere, infatti, oltre a cosa mangiare anche come mangiare.
Le regole principali sono:
- fare piccoli bocconi;
- masticare lentamente e a lungo;
- stare sempre seduti a tavola quando si mangia;
- non digiunare a lungo;
- spezzare i pasti maggiori con dei piccoli spuntini;
- cenare almeno due ore prima di andare a letto, in modo da far avvenire correttamente la digestione.
Tutte queste piccole accortezze, anche se all’apparenza possono sembrare gesti banali, in realtà sono fondamentali per prevenire disturbi gastro-intestinali e cattiva digestione.
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