Consigli per come preparare la grigliata di carne

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grigliata

Siamo nella bella stagione verde. I prati in fiore e il ritorno delle belle giornate ci regalano l’assist che attendevamo, è l’ora di un’appetitosa grigliata all’aperto. Un pomeriggio in compagnia di conviviali banchettanti, in cui addentare succulenti tagli di carne e sorseggiare birre gelate o, per i palati fini, vino rosso.

La grigliata di carne, barbecue per gli esterofili, è un classico primaverile, di cui però pochi conoscono i segreti per l’esaltazione dei sapori. Non è così facile come potrebbe sembrare.   

Il criterio alla base della cottura ideale è piuttosto semplice: va gestito al meglio il calore generato dalla brace e la distanza rispetto agli alimenti. I nostri suggerimenti prendono in considerazione l’uso del barbecue.

Ma bando alle ciance ed entriamo subito nel vivo degli aspetti tecnici. È preferibile carbonella composta da pezzi di discrete dimensioni. Va disposta in modo tale da comporre sul braciere uno strato alto circa tre dita. Una volta compiuta l’operazione, è possibile dare il via all’accensione della carbonella, che andrà lasciata bruciare per almeno una quarantina di minuti.

La fase successiva consiste nell’adozione di quegli accorgimenti che permettono la regolazione del calore. Allo scopo è utile la copertura (o meno) della brace con la cenere, o semplicemente la gestione della distanza della graticola dalla brace.

Come cuocere la carne alla griglia

La regolazione del calore va posta in relazione alla carne che andrete a cuocere. Nell’eventualità di carni rosse o in generale alimenti con uno spessore contenuto, sono consigliate alte temperature.

Le cose cambiano in caso di carne grassa e alta nonché pollame. La cottura prevede una temperatura media, ciò serve a togliere parte del grasso e produrre una cottura omogenea. Prima di disporla sulla graticola, la carne va unta delicatamente. 

Ci sono ulteriori avvertenze relative al tipo di carne. Se intendete cuocere delle salsicce, dovete bucherellarle prima della cottura. I fori contribuiscono alla fuoriuscita del grasso. Per insaporire i tagli di vitello, conviene prendere del rosmarino intinto nell’olio d’oliva passandolo sopra alla carne mentre è sulla brace.

Dall’elasticità della carne è possibile comprendere l’effettivo livello di cottura, aspetto che va tenuto costantemente sotto controllo. Il termometro a sonda, da mettere al centro della carne, resta uno degli strumenti più efficaci e semplici per capire lo stato della cottura. È vantaggioso, per valorizzare i sapori, non eliminare mai completamente il grasso.

Il sale va messo solo una volta conclusa la cottura e va usato esclusivamente sale grosso. Qualora venga invece distribuito prima o mentre avviene la cottura, la carne perderà tenerezza.  

Pasteggiare con un vino robusto è la scelta di tanti cultori della carne. Se non siete voi gli addetti alla cottura, portate un buon rosso come omaggio da offrire a chi ha cucinato l’invitante banchetto. Un piccolo gesto che contribuirà a rendere unici gli attimi di convivialità. Adesso che sapete come realizzare la grigliata perfetta, non vi resta che mettervi alla prova, selezionando con cura gli invitati. Perché non siano i commensali, piuttosto che il tempo, a rovinare la festa.


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