Come fare i taralli dolci in casa
Di Nicoletta A.Queste ciambelline sono uno degli emblemi della panetteria meridionale e una merenda molto sana, economica e a lunghissima conservazione (anche un paio di mesi). Esistono anche in versione salata, con eventuale aggiunta di semi di finocchio o pepe, ma noi vi presentiamo la ricetta per i taralli dolci tipici della Calabria, per i quali dovete calcolare bene i tempo, perché servono ben 5 ore di lievitazione della pasta!
In una ciotolina versare 50 grammi di farina bianca di grano duro, formare una fontana e sbriciolarvi al centro 15 grammi di lievito di birra con poca acqua tiepida per scioglierlo e poi mescolare fino a ottenere un composto morbido. Coprire l’impasto con un canovaccio e lasciarlo lievitare in luogo tiepido per 1 ora. Poi, sulla spianatoia disporre 350 grammi di farina bianca di grano duro a fontana, unire un pizzico di sale, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 2 uova, 50 grammi di miele e il panetto lievitato. Impastare bene, eventualmente aggiungendo qualche cucchiaio di acqua tiepida. Dopo qualche minuto di lavorazione energica della pasta, suddividerla in porzioni della grandezza di un uovo e lavorarli come gli gnocchi formando dei rotolini del diametro di meno di un centimetro. Tagliarli a segmenti lunghi circa 10 centimetri e unirne le estremità per formare le ciambelline. Disporli su un vassoio cosparso di farina e coprirli con un telo. Lasciare lievitare i taralli in luogo tiepido per 4 ore. Poi accendere il forno a 180 °C e portare a ebollizione una grossa pentola di acqua (senza sale). Ungere con olio la placca del forno e immergere un tarallo alla volta nell’acqua bollente: appena risale in superficie scolarlo con il mestolo bucato e disporlo sulla placca. Poi infornare per 15-20 minuti, finché la superficie non è un po’ dorata. Lasciare raffreddare i taralli prima di servirli.
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