I fritti natalizi: le proposte della tradizione italiana
Di Daniele GrattieriDolci o salati i fritti sono un asse portante della tradizione culinaria italiana delle feste di fine anno. Napoli e Roma vantano sicuramente un primato quale quello dell’ampia varietà della proposta, massima espressione di questa gustosa tipologia di cottura in padella, amata da grandi e piccini.
Il fritto alla romana fatto di supplì, fiori di zucca e baccalà, in occasione del Natale si arricchisce di prelibatezze puntando sulle verdure di stagione e la caciotta. A Roma, soprattutto la sera della Vigilia di Natale e a Capodanno, i tegami traboccano di broccoli, cavolfiore, funghi, carciofi, finocchi, patate e fette di mela, il tutto rigorosamente pastellato e cotto nell’olio.
Sulle tavole napoletane della vigilia non c’è che l’imbarazzo della scelta fra frittura di gamberetti e calamari, baccalà e capitone fritto. Autentiche delizie per il palato anche le proposte dolci, a partire dai roccocò, squisite ciambelline croccanti, per poi spingersi sino agli struffoli, golose palline di pasta fritta ricoperte di miele.
La tavola della festa da nord a sud
Scegliendo d’intraprendere un viaggio gastronomico da nord a sud, scopriamo che il fritto non può mancare sulle tavole imbandite a festa. Le cucine si riempiono del classico aroma, nelle padelle i fritti scoppiettano e i piatti si riempiono di frittelline dolci e salate, a base di verdure, frutta e pesce.
Chi ama mettere le mani in pasta, conosce perfettamente tutti gli ingredienti per preparare golosi fritti misti, a partire dalla farina per friggere, presente in commercio in tante interessanti declinazioni, dalla proposta integrale alla soluzione per una gratinatura croccante, dalle miscele per dolci alle fritture di pesce.
La tradizione pugliese
Il Natale in Puglia regala le pettole, frittelle di pasta lievitata cotte in abbondante olio. Proposte in versione dolce o salata si preparano con:
– 250g di Farina bianca
– 6g di Lievito di Birra fresco
– 180ml di acqua tiepida
– Un pizzico di sale grosso
– Olio di semi.
La proposta marchigiana
Nelle Marche il fritto ha il sapore della crema fritta da preparare di tutto punto con:
– 1l di latte
– 300g di farina
– 2 uova intere
– 3 tuorli d’uovo
– 1 scorza di limone
– 350g di zucchero.
La Sicilia delle impanate
In tema di fritti natalizi la Sicilia si presenta al tavolo della festa con le impanate, tipici calzoni farciti proposti a corredo degli antipasti e realizzati con salsiccia, cavolfiore, spinaci e cipolle novelle.
I cuddureddi frittelle calabresi
Sulle tavole calabresi della festa non mancano cuddureddi, frittelle di patate cucinate utilizzando farina, olio, acqua, lievito e sale, e una farcitura a base di alici sott’olio.
L’Emilia-Romagna dei tortelli fritti e la Liguria degli stecchi fritti …
In Emilia-Romagna quando si parla di fritti natalizi è impossibile dimenticare i tortelli fritti. Facile prepararli. L’impasto a base di farina, zucchero, uova, lievito e liquore, racchiude un cuore morbido e dolcissimo, fatto di marmellata o crema pasticcera.
A Genova vanno per la maggiore gli stecchi fritti, spiedini a base di carne di vitello, interiora, funghi, carciofi, pane ed erbe aromatiche. Gli ingredienti vengono collocati su uno spiedino di legno e poi passati in olio bollente.
Non c’è null’altro da aggiungere, se non il romanissimo “Fritto è bono tutto!” se è fritto bene, poi, è ancora meglio!
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