Il caffè, un toccasana per la memoria
Di Fabio B.Un caffè in compagnia è una delle tradizioni italiane più inveterate e più piacevoli. Se da un lato, però, bere troppi caffè rischia di produrre qualche effetto collaterale indesiderato, come insonnia, sovraeccitazione e in alcuni soggetti anche un po’ di tachicardia, alcune recenti ricerche hanno dimostrato che un’assunzione moderata della nera bevanda può produrre effetti positivi sulla salute.
Una ricerca effettuata dall’Istituto nazionale della sanità e della ricerca medica di Montpellier (Francia) ha evidenziato che il caffè risulta utile nel proteggere il cervello e la memoria dai danni dell’invecchiamento. Lo studio ha coinvolto 7000 donne di età superiore ai 65 anni, permettendo di scoprire che coloro che bevevano ogni giorno più di tre caffè avevano una memoria migliore delle altre.
Un altro studio del Journal of Alzheimer’s desease ha dimostrato che la caffeina è in grado di ridurre in modo significativo i livelli ematici e cerebrali della beta proteina amiloide, la proteina che è responsabile iniziale della formazione delle placche del cervello demente.
Sebbene gli studi non abbiano evidenziato quali livelli di caffeina siano necessari per mettere il cervello al riparo dalla possibilità di danni, è risultato chiaro che un moderato uso di caffè (3 tazzine al giorno), in assenza di altre controindicazioni, sembra essere davvero una buona abitudine.
Le regole della pausa caffè al lavoro
La pausa caffè, non è solo un sacrosanto momento di relax in cui poter ricaricare le energia e scambiare qualche parola con i colleghi. Un recente studio ha dimostrato che il coffee break aumenta anche la produttività dei lavoratori all’interno dell’azienda. Di regola, sarebbero necessarie almeno tre pause al giorno da circa 10 minuti ciascuna collocate soprattutto durante gli orari più critici della giornata.
E’ stato dimostrato che le fasce orarie più faticose per il lavoratore, quelle in cui il carico di stress raggiunge il culmine ed è più probabile fare degli errori, sono proprio gli intervalli dalle 11:30 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 15:00. Ecco quindi che prevedere una pausa con una buona tazza di caffè o qualche altra bevanda, magari accompagnata anche da uno spuntino, sarebbe proprio l’ideale per alleviare lo stress lavorativo e ripartire concentrati per lo svolgimento dei compiti assegnati.
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Un’abitudine piacevolissima da avere quella del caffè..Se poi ci confortano anche degli studi scientifici, ancora meglio!