Il Lagrein, tesoro di Gries
Di Fabio B.Che vino grandioso il Lagrein! E anche affascinante, se si pensa a quanto sia antico questo vitigno e a quanto singolare sia la sua coltivazione alle porte della città di Bolzano. Le prime notizie sul Lagrein risalgono più o meno all’anno Mille, allorquando la sua coltivazione era riservata ai monaci del convento di Gries (oggi frazione di Bolzano). Ancora oggi il convento di Muri – Gries è una delle aziende più note e affermate nella produzione di questo vino altoatesino.
Fino a pochi decenni fa il Lagrein era vinificato in rosato (Lagrein kretzer), fruttato e di facile beva, ma intorno alla metà degli anni Ottanta, per seguire le indicazioni di un mercato in rapido cambiamento, i viticoltori locali hanno cominciato a ricercare un rosso maggiormente strutturato, riducendo le rese, selezionando con maggior cura i biotipi e introducendo l’uso della barrique. Il successo è stato tale che oggi il Lagrein è prodotto anche al di fuori della storica zona di Gries e si è diffuso a Caldaro, Ora e Termeno, oltre che in alcune zone della DOC Trentino. La sua grande diffusione in Italia e all’estero è indice di un successo meritato.
Il Lagrein è di maturazione tardiva (viene raccolto in genere nella prima metà di ottobre), i suoi acini sono di forma ovoidale e hanno una buccia spessa di colore blu scuro. La superficie coltivata a Lagrein in provincia di Bolzano ammonta a 300 ettari, mentre la produzione è passata da 16mila ettolitri nel 1995 a 28mila nel 2007.
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