La dolcezza della cipolla rossa di Tropea
Di Fabio B.Dal 2008 la “cipolla rossa di Tropea Calabria” è riconosciuta con il marchio IGP, una tutela che, circoscrivendo la zona di produzione ad alcuni comuni delle province calabresi di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, ne garantisce l’originalità. In realtà il grosso della produzione è concentrato nella zona fra Briatico e Capo Vaticano, nel comune di Ricadi. Il clima mite della costa tirrenica, senza grossi sbalzi di temperatura abbinato a un terreno fertile e vicino al mare, contribuisce a rendere questa particolare cipolla dolce, leggera e facilmente digeribile. Inoltre, il contenuto di sostanze antiossidanti è più alto che in altre varietà di cipolla, come si può leggere in questo nostro post.
Esistono tre tipologie di cipolla rossa di Tropea: i cipollotti, dolci e delicati; la cipolla fresca, dolce e croccante; la cipolla da serbo, che viene lasciata essiccare per sette giorni dopo la raccolta per renderla più compatta e aumentarne la durevolezza. Quest’ultima viene utilizzata per la produzione delle caratteristiche trecce. La raccolta, eseguita a mano, avviene tra la fine di aprile e il mese di luglio.
I cipollotti e le cipolle fresche sono molto indicate per le insalate di pomodori, mentre le cipolle da serbo sono l’ingrediente fondamentale per la tradizionale marmellata, che si usa per accompagnare formaggi e carni lesse.
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