La quinoa: che cos’è?
Di Nicoletta A.Gli appassionati di macrobiotica la conoscono sicuramente e anche quelli che hanno avuto a che fare con il commercio equo e solidale. La quinoa è una pianta originaria del Sudamerica, appartenente alla stessa famiglia degli spinaci. Viene utilizzata fin dai tempi degli Incas e degli Aztechi ed è il piatto forte in molti paesi andini, specialmente il Perù e la Bolivia. Infatti ne ho sentito parlare per la prima volta da un’amica peruviana che la mangiava ogni giorno e godeva di ottima salute nonostante la vita stressante che conduceva.
I semi di quinoa assomigliano a quelli del miglio, ma sono più schiacciati, contengono circa il 60% di carboidrati e l’11% di proteine di valore biologico molto alto, addirittura paragonabile a quello dei formaggi.
La quinoa è poi anche una buona fonte di fosforo, potassio, manganese e ferro. È priva di glutine, quindi può essere assunta dai celiaci.
I semi di quinoa sono rivestiti dalla saponina, una sostanza molto amara che va rimossa prima della cottura, lavando accuratamente i semi. La cottura della quinoa è veloce, 15-20 minuti in acqua bollente o brodo. Ha un sapore abbastanza neutro, e può essere utilizzata come gli altri cereali per preparare zuppe e minestre, oppure asciutta per accompagnare carne e verdure o formaggi. Ultimamente ho scoperto che tostando i semi di quinoa per qualche minuto prima di aggiungere l’acqua calda il sapore del piatto migliora decisamente.
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