La roveja: un legume ritrovato

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Roveja, vi dice qualcosa questo nome? Probabilmente no, a meno che non abitiate in Umbria. Si tratta di un legume antichissimo, dal nome scientifico Pisum arvense, coltivato quasi esclusivamente nella piccola frazione di Civita di Cascia, nella Val Nerina e annoverato tra i presidi Slow Food.

Un prodotto straordinario di cui si trovano citazioni in testi del 1300, soprattutto perché veniva usata come foraggio per il bestiame, e in misura minore nell’alimentazione umana. In passato veniva coltivata diffusamente sull’Appennino umbro-marchigiano, soprattutto sui Monti Sibillini, anche a notevole quota, perché il legume resiste anche a temperature rigide e non ha bisogno di tanta acqua.

La roveja si presenta come una sorta di lenticchia a forma sferica, di colore variabile tra il verde scuro, il marrone, il grigio. Sono notevoli le sue proprietà nutrizionali, con alto contenuto di proteine, pochi grassi e preziosi minerali come fosforo e potassio.

La roveja può essere utilizzata per preparare delle ottime zuppe da servire con crostini di pane, delle creme grossolanamente tritate, oppure delle polente (con il legume ridotto in farina). Il suo sapore si sposa bene con quello delle con acciughe, della salvia, dell’aglio, del formaggio parmigiano. Sempre ovviamente con un filo di olio extravergine delle colline umbre.

Per altre informazioni consultate il sito Associazione della Roveja di Civita di Cascia.


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