ll mirto, tipico sapore della Sardegna: come utilizzare le bacche
Di Nicoletta A.Chi ha detto che un’isola splendida come la Sardegna possa essere visitata solo in estate? Date retta a noi: partendo fuori stagione trovate voli economici e vivrete delle esperienze del tutto nuove. Nel periodo tra dicembre e febbraio potrete assistere alla raccolta delle bacche di mirto, uno dei prodotti più tipici della regione, che si prestano a molteplici utilizzi – il più noto dei quali è il liquore di mirto, preparato mediante un’infusione in alcol. Forse non tutti sanno, che oltre al mirto a bacca nera, esiste anche quello a bacca bianca: per preparare un liquore con questa varietà, oltre alle bacche è necessario aggiungere all’alcol anche le foglie.
Conosciuto fin dall’antichità per il suo particolare profumo, il mirto era anche molto usato in passato per preparare delle tinture. Anche le foglie di questa pianta trovano un loro utilizzo: per esempio per cucinare il maialino (il famoso porceddu sardo). Le bacche vengono immerse in olio per aromatizzarlo, oppure fatte seccare e ridotte in polvere per essere aggiunte come condimento in cucina. Gli oli essenziali che contiene (soprattutto mirtolo e geraniolo) insieme ai tannini e alle resine, conferiscono infatti alla pianta dalle notevoli proprietà aromatiche e curative, con effetto balsamico, antiinfiammatorio, astringente e leggermente antisettico, ideale per aiutare la digestione e la respirazione. Così, le braci ottenute dal legno di mirto sono straordinarie per profumare le grigliate in maniera speciale.
Terminiamo con una ricetta veloce, che deve essere montata come un millefoglie in un coppapasta. Un antipasto che contiene tutti i sapori della Sardegna. Si prepara così: disporre sul fondo uno strato di pomodori verdi della piana di Oristano sottilmente affettati, un filo di olio aromatizzato al mirto, un po’ di pecorino sardo di media stagionatura grattugiato e qualche filetto tonno fresco crudo affettato sottilmente, condito con l’olio aromatico e poco aceto balsamico in cui sia stato stemperato un cucchiaino di liquore di mirto.
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