Ricetta: Carciofi alla giudia
Di Nicoletta A.Si può dire carciofi alla giudìa o carciofi alla giudea, non fa differenza. Si tratta di cibo kosher, cucinato secondo i principi dell’antica legge ebraica così come esposta nell’Antico Testamento.
I carciofi preparati in questa maniera sono un vero manicaretto: sembrano dei girasoli dorati e le loro foglie sono deliziosamente croccanti. Per preparare questo piatto, abbiate cura di scegliere le mammole, ossia i carciofi romani senza spine.
Ricetta carciofi alla giudìa
Pulire 8 carciofi romani, eliminando le foglie più dure e asportando le punte. Lasciare i gambi attaccati, ma accorciarli un po’.
Allargare le foglie e porle in un recipiente pieno di acqua fredda e succo di limone. Asciugare i carciofi, cospargerli con sale e pepe nero nella parte interna.
Friggerli in abbondante olio ben caldo e rigirarli spesso.
Appoggiarli su carta assorbente, poi salarli e peparli nuovamente e servirli ben caldi.
Storia del carciofi alla giudìa
La storia dei Carciofi alla giudia è radicata nella tradizione culinaria ebraica romana e ha origini antiche che risalgono a secoli fa. Il piatto è stato creato e tramandato all’interno della comunità ebraica che viveva nel ghetto di Roma, un’area appositamente designata dove gli ebrei erano confinati durante gran parte della storia romana.
I Carciofi alla giudia sono spesso associati alle celebrazioni ebraiche, come la festa di Pesach (Pasqua ebraica), quando gli ingredienti a disposizione erano limitati a causa delle regole alimentari ebraiche. La preparazione di questo piatto veniva effettuata tradizionalmente nel periodo primaverile quando i carciofi erano di stagione e quindi facilmente reperibili.
La ricetta stessa riflette la creatività culinaria e l’abilità degli ebrei romani di trasformare ingredienti semplici in piatti deliziosi. I carciofi vengono puliti e aperti in modo da assorbire l’olio durante la frittura, creando una consistenza croccante e un sapore unico. L’uso dell’olio d’oliva richiama simbolicamente la tradizione ebraica legata alla lampada del Tempio di Gerusalemme.
Il termine “alla giudia” fa riferimento alla comunità ebraica romana, non al concetto religioso del giudaismo. La parola “giudia” potrebbe derivare dal termine “ghetto” o dall’antico termine “giudeo”, che si riferisce agli ebrei.
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