Ricetta: Minestra di bianchetti

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Bianchetti (o gianchetti, per dirla proprio in dialetto) è il nome dato dai liguri ai piccoli pesci (come acciughe, sardine ecc.) allo stato larvale. Per fortuna la legislazione ne regola la cattura con norme molto precise: i bianchetti possono essere pescati solo nei mesi di febbraio e marzo, e solo nei compartimenti marittimi liguri. Perciò oggi è l’ultimo giorno utile per gustarli… A causa della loro estrema fragilità e difficoltà di conservazione, questi pesciolini dal sapore molto delicato andrebbero cotti e consumati entro poche ore dalla cattura. I veri bianchetti devono essere piccolissimi e candidi. Il piatto più classico che si prepara con questi squisiti micropesci è un antipasto di bianchetti bolliti, serviti tiepidi, conditi con olio e limone. Vanno anche benissimo come ripieno, per esempio impastati con le uova; oppure come contorno per le frittate. Noi vi proponiamo una minestrina che va tassativamente servita senza formaggio.

Pulire 200 grammi di bianchetti lavandoli con molta cura, senza romperli e poi buttarli in 3/4 di litro di brodo di pesce bollente. Dopo 12 minuti buttare anche 120 grammi di fidellini o capelli d’angelo e completare la cottura della minestra. Regolare di sale se necessario. Unire 1 manciata di prezzemolo tritato e servire.


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