Come si serve la birra? Bicchieri, temperatura, mescita

Di
birra spillatore

La birra: una grande passione per molti! Quella che è considerata una delle più antiche bevande alcoliche del mondo non sembra conoscere periodi di crisi. Anzi, il suo è un successo sempre crescente, sia a livello industriale che come birra artigianale.

Anche a livello professionale vengono organizzati infatti dei corsi di formazione per Esperti in degustazione della birra da cui escono veri e propri sommelier specializzati.

Ma oggi ci chiediamo: come si serve al meglio una birra? A che temperatura? Quali bicchieri bisogna utilizzare? E come si mesce questa profumata bevanda? E infine, come si può cucinare con la birra?

I bicchieri per la birra

Bicchieri per birra

Partiamo dai bicchieri, rigorosamente di vetro per esaltare il gusto del ‘nettare degli dei’, per valutarne e apprezzarne colore, limpidezza e densità:
* Il calice a tulipano (il primo a sinistra nella foto) è l’ideale per gustare una pils o una lager, in quanto permette di raggiungere facilmente il giusto livello di schiuma.
* Il boccale è il modo in cui viene servita la birra a Monaco, all’Oktoberfest. Lo abbiamo tutti presente, ma meglio evitarlo fuori da quel contesto.
* Il mega-flute (il secondo bicchiere nella nostra foto) è ottimo per pils e lager, ma sconsigliato per qualsiasi altra birra.
* Il calice bombato (il terzo nell’immagine ) è adatto per le birre ad alta fermentazione, come le ale o le stout.
* Infine la pinta, il tipico bicchiere dei pub inglesi, è perfetta per le lager americane perché con la sua forma riduce al massimo la formazione della schiuma.

La temperatura della birra

La temperatura a cui servire la birra, va dai 5° ai 14° C, ossia dal frigorifero in su, mai ghiacciata.

Le birre chiare vanno servite tra i 5° e i 9°. Tra gli 8° e i 10° le bitter ale e le brown ale. Una stout va bevuta a 10°, una strong ale a 11°. Da 13° in su le alcoliche barley wine, mentre una trappista dai 9° ai 14°.

Se la schiuma è troppo scarsa significa che la temperatura di servizio è troppo rigida. Al contrario, la spuma in eccesso è indice di una temperatura di servizio non abbastanza fresca.

Mescere la birra

Spendiamo poi due parole su come mescere la birra nel bicchiere, per gustare meglio quello che si beve e fare anche bella figura con gli ospiti. Bisogna tenere presente che la quantità di schiuma è inversamente proporzionale al grado di effervescenza: più alta è la schiuma e meno frizzante sarà la nostra birra, quindi per certi versi è una questione di preferenza. E’ comunque buona regola lasciare sempre almeno due dita di schiuma, in modo da far risaltare alle narici il profumo del luppolo.

La bevanda va versata iniziando lentamente e con il bicchiere leggermente inclinato, accelerando il flusso via via che si porta il bicchiere in posizione verticale, in modo che sviluppi una buona quantità di spuma. Quando il bicchiere è diritto, si può aggiungere l’ultima goccia sulla schiuma già formata.

Per finire, un segreto da fini intenditori: utilizzare sempre un bicchiere appena immerso in acqua fredda. In questo modo il sottile velo d’acqua sulle pareti faciliterà lo scivolamento della birra ed eviterà lo choc termico, impedendo la formazione del perlage. La schiuma sarà più persistente e conserverà più a lungo le qualità della birra.

Alcune idee per cucinare con la birra

usare la birra in cucina

La birra riesce a esaltare in maniera superlativa il sapore di alcuni ingredienti, ad esempio le erbe aromatiche e le spezie. Ma non si ferma qui: infatti, poiché esistono tantissimi tipi di birra, possiamo utilizzare la bevanda in ricette che vanno dall’antipasto al dessert. La profumata bevanda offre dunque una grande versatilità, con la capacità di legarsi a varie tipologie di alimenti. Perciò alcuni propongono il birramisù, ovvero un tiramisù fatto con la birra, oppure una cheesecake fatta con la birra Guinness, molto corposa e ricca di profumi.

Un vecchio classico risalente agli anni ’70 è il pollo alla birra. Altrettanto conosciuta la birra come ingrediente per una pastella da fritti o una tempura leggerissima e croccante. Più moderno l’utilizzo della birra nelle marinature delle carni e nella cottura di brasati e stracotti e spezzatini – per esempio nella carbonata valdostana, la birra scura sostituisce egregiamente il vino rosso.

Anche per marinare la carne cruda, bastano 2 minuti di contatto con una buona birra chiara. La carne sarà poi condita con sale, olio e pepe e possibilmente servita con tartufo nero. Un’ultimo consiglio: uno stracotto di agnello toscano, affettato finemente, arrostito in forno a mo’ di kebab e servito con yogurt a cui sia stata aggiunta la birra a crudo.

Qualche altra idea da suggerire ai nostri lettori? Lo spazio Commenti qui sotto è a vostra disposizione.


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