Soave: un vino con un nome che la dice lunga
Di Fabio B.Il Soave è uno dei vanti della viticoltura veneta. Come dice il suo nome, si tratta di un vino morbido, senza troppa acidità, adatto per accompagnare le carni bianche, per esempio il pollo alla cacciatora, gli antipasti di mare, il pesce lessato, un risotto al nero di seppia o anche degli spicchi di Asiago fresco.
Il Soave viene prodotto nella parte orientale della provincia di Verona, su un suolo di origine vulcanica, molto scuro, ricco di sassi e minerali. Il Soave nasce da due vitigni autoctoni: la Garganega e il Trebbiano di Soave. Questo vino raggiunge la massima qualità dopo almeno diciotto mesi di affinamento in bottiglia, ma può continuare a maturare per altri 5-10 anni.
I vini prodotti nella DOC Soave sono quattro:
* Il Soave Doc, quello prodotto nell’area est della provincia veronese.
* Il Soave Classico Doc, prodotto soltanto nei comuni di Soave e Monteforte D’Alpone, all’interno della suddetta area veneta.
* Il Soave Superiore Docg, caratterizzato da almeno un grado in più di alcolicità rispetto al minimo stabilito per legge e per tanto più complesso per via del periodo di maturazione più prolungato.
* Il Recioto di Soave Docg, derivante dalle stesse uve lasciate appassire in modo che si concentrino gli zuccheri e aumenti la corposità del vino.
Terminiamo con un consiglio per impiegare il soave in cucina, in questa ricetta: Pollo lesso con salsa al vino bianco.
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