Trebbiano d’Abruzzo: un eccellente vino bianco abboccato e corposo
Di Nicoletta A.Il territorio italiano su cui si coltiva il vitigno Trebbiano è molto vasto, tra pianura, mare e montagne, in Toscana, Romagna, Emiglia, Umbria e Abruzzo. Del resto si tratta di una delle famiglie di vitigni a bacca bianca tra i più diffusi, che partecipa all’uvaggio di moltissimi vini DOC (bianchi e rossi) grazie a una particolare neutralità che non disturba le altre personalità.
Il Trebbiano Abruzzese è una delle 7 DOC e si distingue per carattere, tanto da essere stato di recente annoverato tra i 50 migliori vini d’Italia insieme a nomi di rossi più blasonati e tra i migliori 10 vini bianchi del mondo. Alcune eccellenze vinicole d’Abruzzo riescono infatti a sfidare il tempo, diventando eccellenti vini bianchi da invecchiamento. Questa longevità è data da un misto di segreti: il vitigno autoctono di origini millenarie coltivato con la tradizionale pergola abruzzese che protegge l’uva dai raggi del sole troppo caldi, il territorio montuoso che consente di spostare verso l’alto le coltivazioni per contrastare il problema dell’aumento delle temperature. E poi quel quid costituito dal rispetto dell’agricoltore per la materia prima e gli equilibri naturali durante il periodo della coltivazione e nei lavori tra i filari.
Il Trebbiano d’Abruzzo si presenta di colore giallo paglierino, con un bouquet intenso e gradevole e un tenore alcolico medio di 11,5 gradi. Deve essere servito fresco (8-10 °C) ed è un eccellente aperitivo, oppure un accompagnamento perfetto per risotti, piatti vegetariani, pesce e carni bianche.
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