Trento DOC e l’importanza suggellata dalla doppia fermentazione
Di Daniele GrattieriIl Trento Doc è un vino brut prodotto in Trentino. È noto per la sua eccezionale qualità e il suo perlage tipico è un fattore chiave della sua popolarità. Se non sei avvezzo ai termini enologici spieghiamo subito il significato del termine.
Il perlage si riferisce alle bollicine presenti nel vino ed è un aspetto cruciale nell’esperienza di consumo. Non a caso, il perlage del vino Trento Doc si crea attraverso un processo chiamato fermentazione secondaria.
Si tratta dell’aggiunta di una piccola quantità di zucchero e di lievito al vino, che crea anidride carbonica. Questo gas viene poi intrappolato nella bottiglia e, quando il vino viene versato, le bollicine vengono rilasciate. La dimensione e la persistenza delle bollicine sono fattori determinanti nella risoluzione del gusto finale.
Quali sono i vantaggi della doppia fermentazione?
La doppia fermentazione è una fase cruciale del processo di vinificazione che influisce significativamente sulla qualità e sul gusto del prodotto finale. Si tratta di un processo di fermentazione secondaria che avviene dopo la fermentazione alcolica iniziale.
Durante questo processo, un tipo specifico di batteri, i batteri lattici, converte l’acido malico del vino in acido lattico, con l’obiettivo di ammorbidirne il gusto e ridurne l’acidità. Questo processo è noto come fermentazione malolattica ed è una fase cruciale nella produzione di molti vini.
La doppia fermentazione è essenziale per il vino perché aiuta a bilanciare il sapore e l’aroma. Favorisce la complessità e la profondità del vino, rendendolo più piacevole da bere. Questo processo è particolarmente importante per tutti i vini, in quanto contribuisce attenua i tannini e conferisce una consistenza morbida.
Il processo di fermentazione malolattica può anche aggiungere una serie di sapori al vino, come note burrose o cremose, utili a migliorarne il fascino. Inoltre, la doppia fermentazione può anche migliorare la stabilità del vino, rendendolo più resistente al deterioramento e all’ossidazione.
Difatti, i batteri responsabili del processo producono composti che vantano proprietà antiossidanti, in grado di proteggere il vino dalla degradazione. Ma soprattutto previene la formazione di batteri e di organismi indesiderati nel vino, che possono rovinare il gusto e l’aroma finale.
Ecco perché gli intenditori scelgono il vino Trento DOC
Le bollicine del vino Trento Doc sono note per le loro piccole dimensioni e la loro persistenza. Ciò è dovuto all’altitudine elevata del territorio e al clima più fresco, il quale rallenta il processo di fermentazione secondaria e consente un perlage più delicato.
Ma soprattutto le bollicine del Trento DOC sono fini e consistenti, tali da donare una consistenza morbida e cremosa e un sapore rinfrescante al vino. Pertanto, possiamo dire che si tratta di un fattore importante per l’esperienza complessiva.
Il motivo è presto illustrato: l’esperienza sensoriale si muove in più dimensioni. La parte visiva delle bollicine, la profumazione intensa delle note agrumate e gentili, la persistenza e la consistenza del gusto, nonché la freschezza del bicchiere tenuto in mano.
Tutte queste sensazioni favoriscono la liberazione degli aromi e l’esaltazione del gusto, ma in particolare, rimandano a picchi di piacere gustativo che promettono un elevato rispetto della qualità. Esattamente ciò che contraddistingue l’interpretazione tipica del marchio Trento DOC.
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