Vini del Carso, sorprese sulle rocce
Di Fabio B.Che il Friuli Venezia Giulia sia una delle regioni italiane più vocate al vino è cosa nota, ma alcuni suoi vini sono poco conosciuti e meriterebbero maggiore fama. E’ il caso dei vini della DOC del Carso, terra di confine aspra a affascinante che si estende fra Italia, Slovenia, Croazia e che alterna i microclimi del mare a quelli della montagna, con esiti ragguardevoli per la produzione enologica.
L’attività vitivinicola è stata per anni caratterizzata dalla produzione di vino da tavola, mentre per i vini a denominazione i produttori utilizzavano indifferentemente la dicitura DOC Carso o IGT Venezia Giulia. Da qualche tempo la ricerca di prodotti di migliore qualità ha dato risultati importanti e sebbene sia la DOC più piccola della regione i suoi vini stanno guadagnando fama internazionale.
Se i vini ottenuti dai vitigni internazionali quali Chardonnay, Sauvignon, Cabernet e Pinot nero si confermano di ottimo livello, gli autoctoni Vitovska e Malvasia Istriana (bianchi) e Terrano (rosso) sono senza dubbio una piacevole sorpresa. I bianchi giocano molto sulla finezza aromatica, sulla mineralità e su un corredo acido importante, così come importante è il “sale” che li rende vivi e piacevoli. Il Terrano, invece (che appartiene alla famiglia del Refosco, ma è diverso dalla versione friulana), presenta un tannino abbastanza ruvido, ma ha profumi selvatici ed è adattissimo a piatti molto saporiti.
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